Lina Arpesani

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Lina Arpesani (Milano 1888 - 1974) è stata una scultrice italiana del XX secolo. Allieva all'Accademia di Brera, comincia ben presto ad esporre alle principali mostre milanesi; le sue prime prove mostrano una chiara impronta rodiniana ed un autentico talento narrativo. Ancora molto giovane partecipa alla Biennale di Venezia, dove presenta ľ'imponente gruppo marmoreo Madre e Amore; in seguito espone con costanza alle Biennali veneziane, alle Quadriennali romane, alle Triennali di Milano e alle Sindacali lombarde. A Parigi, in occasione della Grande Esposizione Universale, le viene riservata una sala e l'artista si presenta con un folto gruppo di opere. Tiene tre personali a Londra di larga risonanza, invitata dalla Royal Academy Burlington House (in quest'occasione diviene socia onoraria dell'Accademia di Londra) e nel 1935 presenta un gruppo di trentacinque opere a Bruxelles, Ottenendo il Grand Prix Internazionale. La stampa si occupa ampiamente dell'artista, pubblicando lunghi articoli che ne esaltano il valore, e con fotografie riproducenti molte sue opere. Scrivono di lei i più illustri criticí d'arte (Roberto Papini, Vincenzo Bucci, Arturo Lancellotti, Dino Bonardi, Guido Marangoni). L'Arpesani si fa notare anche per la sua attiva partecipazione come organizzatrice e animatrice di manifestazioni varie di emanazione artistica (Arte e Lavoro a Milano, Mostra del Bambino nell'Arte a Pesaro, Arte e Industria nel Palazzo Turati). Dal 1951 occupa la Cattedra di plastica decorativa dell' Istituto d'Arte di Napoli ed è comandata per l'insegnamento di plastica ornanmentale presso la Cattedra di decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Brera.

Fonte: La Scultura italiana del primo Novecento

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